Pensamienti mancanti

Eccovi i pensiamienti do dia che mancavano all’appello:

18-19 agosto 2009

Palme, palme e ancora palme: Rimini?

No, molto meglio: Ilheus, un giusto compromesso tra arte e sciallo, un paradiso terrestre capace di stimolare i vostri sensi e colorare la vostra cute di uno scultoreo bronzo dorato, tutto questo a soli 400 km di distanza da Mata Escura.

Avrete qui la possibilità di soggiornare nel bellissimo complesso residenziale Joao Paulo II, dove sarete coccolati da un´ottima cucina fatta in casa e sarete intrattenuti dai corsi di ballo organizzati, dagli animatori, riconoscibili grazie al loro fazzolettone giallo e verde. Saranno disponibili, cortesi e cordiali fin dalle prime ore del mattino e potrete trovarli negli asili del barrio a intrattenere i pargoli con professionalità ed esuberanza. Potrete trovarli ancora in cortile la sera, dopo le gite pomeridiane, esibirsi, con la staff brasiliana di animazione (le ragazze ospiti del centro,ndr), in tipiche danze locali e di repertorio. Qui potrete unirvi alla loro festa, che si protrarrà fino a tarda notte: ma attenti a non esagerare, perchè domani è un altro giorno e i ritmi dell’avventura riprendono più frenetici che mai!

21 agosto 2009

[salgo, scendo, risalgo e riscendo e ricomincio la giornata!]

Il clan obrigado ancora una volta è impegnato negli asili:

“Bom dia visitante come vai?

Bom dia visitante como vai?

Faremos o passive para sermos bons amigos.

Bom dia visitantes como vai?.”

Nel pomeriggio ci ritroviamo catapultati in mezzo a tanta tanta polvere, carta e spazzatura nella ricileria.

E senza neanche riprendere il fiato: FIESTA!!!

Le ragazze con poche inibizioni danzano coinvolgendoci nei ritmi brasiliani…MARACAIBO!

A questo punto cinque artisti del circo obrigado si impossessano della scena e con maestria conducono la serata [pappa para..]. Stremati dalle entusiasmanti sfide [AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA] recuperiamo energie con una succulenta cena bahiana. [BUONA NOTTE, BUONA NOTTE FRATELLINO…]

24 agosto 2009

Buonanotte!

Ci alziamo dalla penultima serata in Brasile e dopo un po’ di ginnastica con le ragazze dell’acopamec ci carichiamo per la giornata con una bella spaghettata alle vongole. La giornata si presenta intensa, iniziamo in quinta con un commovente incontro con le ragazze e le irme sul perché della nostra presenza, le quali ci hanno mostrato la loro gratitudine. Pronti via! Ci lanciamo nel primo giro tra negozi bahiani: solo un assaggio di domani. Subito dopo ci ritroviamo tra le tele di foglie di banano sorseggiando una dose super di caipirinha e coca cola. Per l’ultima volta torniamo negli asili; riposino, pranzo e ultimi sorrisi, abbracci, danze e giochi. La giornata si conclude con un giro per l’acopamec, una sostanziosa colazione con un bolo da urlo e poi tutti a letto. Un altro giorno è iniziato! Buon giorno!

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Articolo Voce Amica

Vodpod videos no longer available.

consiglio la visione in fullscreen :D.

CLAN ORIZZONTE ESTATE 2009:

Progetto internazionale Mata Escura-Mata Atlantica,

UN PONTE VERSO IL FUTURO

Dopo due anni di preparazione e autofinanziamenti, finalmente è giunto il momento: il 4 Agosto alle quattro del mattino eravamo in aereoparto entusiasti ed emozionati, pronti a vivere ventitrè intensi giorni di campo in una terra sconosciuta, a 6500 Km da casa.

Appena arrivati il Brasile ha subito invaso i nostri sensi con i suoi colori, i suoi sapori e i suoi paesaggi sudamericani. I primi tre giorni a Itapua, Salvador, ci sono serviti per ambientarci e per riprenderci dal fuso orario; lì si è formata la comunità Obrigado, composta dal nostro clan, Luca e Marta di Mede, Carolina ed Elisabetta di Milano, Marcio, e dalla pattuglia internazionale che ogni anno si occupa del progetto Mata Escura-Mata Atlantica. Tra le tante esperienze vissute abbiamo avuto la possibilità di conoscere gli scout brasiliani del Bahia 61, con i quali è stato organizzato il Super-Camp, un’avventuroso week-end immersi nella Mata Atlantica, l’ultima macchia di foresta rimasta sulla costa di Salvador. E’ stata una fantastica occasione di incontro e di scambio.

Salutate le bianche spiagge e il mare cristallino, è cominciata la nostra avventura nelle favelas della grande città di Itabuna, ex colonia del cacao, a circa 390 Km da Salvador. Il nostro servizio consisteva nel fare animazione con i bambini dei cinque asili che a rotazione abbiamo girato in piccoli gruppi. Ogni giorno rimanevamo stupiti dalla dolcezza e dall’allegria con cui ci accoglievano, e dal loro amore per la vita.

Dopo lezioni di capoeira, makulele e un’altro week-end nella mata in fazendas, siamo ritornati e Salvador per essere ospitati nel Centro Do Menor Joao Paulo II. Il terreno su cui sorge questo centro è stato donato da Papa Giovanni Paolo II nel 1991, e nel 1992 ne è iniziata la costruzione con la finalità di accogliere bambini e bambine per la realizzazione di attività manuali, artigianali e intellettuali. Qui abbiamo trascorso l’ultima settimana ancora negli asili, ma dedicando un pò più di tempo per conoscere le persone che avevamo intorno e le loro storie: Paulo, il fabbricante di carta di banano, le ragazze del centro, le irme Claudia e Raffaella, i ragazzi dell’ F.H.M (forza umanista di Mata Escura), scout non riconosciuti dall’ente internazionale WOSM.

Abbiamo esplorato i luoghi e conosciuto le condizioni in cui vivono le persone e i bambini che abbiamo incontrato: baracche di legno o mattoni per i più fortunati, pochi metri quadrati per ogni famiglia, senza bagni, senza muri, senza acqua potabile. Immagini che ti stringono il cuore e annodano lo stomaco. Eppure in tutto questo c’è speranza: ci sono persone che hanno dedicato la loro vita ad aiutare questa gente a costriursi un futuro, come le suore del centro Joao Paulo II e come Mauro, il fondatore del progetto Agata Smeralda che ha sede a Firenze.

Lasciare il Brasile è stato davvero difficile; la sua gente, i suoi colori, la sua musica e i suoi tramonti ci mancavano già prima di salire sull’arereo e salutare tutto questo.

Se anche voi volete innamorarvi di questa terra e farvi rapire dalla sua atmosfera quasi magica, sarete i benvenuti alle nostre serate di testimonianza (ancora in preparazione), con un consiglio:

Per conoscere il Brasile…

porta con te solo l’indispensabile,

metti in valigia vestiti leggeri e colorati.

Per conoscereil Brasile…

dovrai abbandonare molte idee preconcette,

ed essere pronto a lasciarti sorprendere.

Per conoscere il Brasile…

apri bene gli occhi e sveglia tutti i tuoi sensi,

lasciati cullare dalla musica,

tuffati nelle sue acque cristalline

e sdraiati su una spiaggia di sabbia bianchissima.

Per conoscere il Brasile…

esci nelle strade e fai amicizia con la gente,

comunque vada tornerai cambiato e non sarai mai più lo stesso.

Per conoscere il Brasile…

DEVI APRIRE IL TUO CUORE

E LASCIARTI CONTAGIARE DA UN’IMMENSA VOGLIA DI VIVERE!

Atè Logo

A presto

(Federica e Camilla, Clan Orizzonte)

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Verona: Agorà 2009

Agorà

Le Mille e una Notte

Ciao a tutti!

Vi vogliamo tenere aggiornati sulle nostre attività anche qui in Italia, perché adesso inizia forse la parte più importante della nostra esperienza estiva: la TESTIMONIANZA di un viaggio di servizio e scoperta attraverso culture, persone e storie diverse dalle nostre. Una testimonianza che senza l’aiuto di molti di voi, ora non sarebbe possibile. Ma passiamo ai fatti!

La comunità Obrigado ha partecipato all’Agorà 2009 di Verona, un’uscita di due giorni per i rover e le scolte che hanno preso parte ai progetti internazionali dell’AGESCI, o che hanno vissuto un campo all’estero. Un grande evento a livello nazionale che ha visto la partecipazione di più di 300 ragazzi provenienti da tutta Italia. Il tema di questo incontro è stato “Le mille e una notte”, scelta che viene così spiegata dagli incaricati Nazionali al Settore Internazionale:

“Quest’anno vorremmo concentrare maggiormente l’attenzione sui rapporti euro-mediterranei e soprattutto quelli con il mondo arabo e mussulmano”.

Per ogni progetto presentato è  stato chiesto di portare un dvd con qualche foto e il racconto della propria esperienza sottoforma di una una favola sulla falsa riga di quelle di Le mille e una notte, da condividere la sera durante il bivacco.

Durante questo fine settimana abbiamo avuto tre momenti di confronto.

Sabato pomeriggio ci siamo divisi in gruppi nei quali abbiamo condiviso le nostre esperienze di campo all’estero in giro per il Mondo (Brasile, Lima, Kenia, Sierra Leone, Romania, Serbia, Sarajevo, Costa d’Avorio e altri ancora) con gli altri ragazzi.
Poi verso sera si sono aperte tre “tavole rotonde” di dibattito rese molto interessanti dalle testimonianze di persone provenienti da altri Paesi, in particolare dall’Africa. I temi trattati sono stati:
• Immigrato, rifugiato, clandestino… cittadino del mondo
• Integrazione o discriminazione
• Contaminazione: malattia o arricchimento?

E’ seguita poi una serata all’insegna della condivisione e della diversità. Per la cena ogni comunità ha portato e condiviso i piatti tipici della propria regione, creando un festoso buffet con i cibi provenienti da tutto lo Stivale. A seguire c’è stato un fantastico concerto di un gruppo africano, I Piramide, che ci hanno travolti con il loro ritmo e la loro musica e intrattenuti fino a tardi, mentre sullo sfondo scorrevano le nostre foto e le slide delle nostre presentazioni.

La domenica mattina, sempre divisi in gruppi, abbiamo discusso per le seguenti aree tematiche:
• Religione & spiritualità,
• La persona al centro (Diritti umani, donne, infanzia),
• Cooperazione & accoglienza (incontro e scoperta della diversità),
• Responsabilità & Cittadinanza attiva (pace, legalità e giustizia),
• Ambiente, accesso alle risorse, sviluppo sostenibile
• Avventura, competenza, scouting

E’ stata un’esperienza forse troppo breve rispetto all’intensità delle emozioni che ciascuno di noi ha provato quest’estate durante il suo viaggio, ma comunque un prezioso e interessante momento di dibattito e confronto.

Se volete leggere il nostro articolo di presentazione per l’agorà scritto da giò:

C’era una volta un paese, al di là dell’Oceano, conosciuto dalla gente che abita queste terre col nome di Brasile. Tutti ne avevano sentito parlare, per la bellezza della natura, il calore del Sole, l’allegria del suo popolo… un popolo povero, ma dimenticato: di fronte alla vista di spiagge infinite su cui si affacciano lussuose residenze, un paradiso che concentra tutti i peggiori valori dell’Occidente, ognuno si ritrova col suo piccolo Brasile costruito nella testa, secondo i propri gusti e preferenze. Un bel quadretto di un mondo troppo lontano per poterlo toccare direttamente. Non tutti però erano disposti a chiudere gli occhi su una realtà simile, che poteva certamente dare qualcosa di prezioso a chi avesse fatto lo sforzo di cercarlo, anche andando dall’altra parte del mare: così, diciassette ragazzi presero la decisione di partire insieme verso il Brasile alla ricerca di un tesoro diverso dagli altri e, dopo aver faticato per un anno preparando il viaggio, finalmente un mattino d’agosto, al sorgere del sole, lasciarono la loro terra con gli occhi rivolti solo alla meta. Il brusco contatto del loro aereo con la pista per l’atterraggio, unito allo stordimento da jetlag, furono solo due dei modi con cui il corpo partecipò allo spaesamento che nasceva dal trovarsi in una realtà opposta alla propria: le aspettative dovevano adeguarsi a quel che gli occhi si trovavano davanti. La natura era rigogliosa, ma non potevano immaginare di venir sommersi dal verde di foreste ai loro occhi infinite, mentre li sfioravano serpenti e stormi di pappagalli in volo; il Sole, riflesso su terra rossa e sabbia bianca, aveva più luce; per le vie non si facevano strada solo auto e persone, ma anche suoni e odori imprevisti: completamente nuovi per olfatti e uditi che faticavano ad abituarcisi, ma poco alla volta scoprivano la bellezza della novità, del diverso, e la sorpresa che accompagnava queste scoperte.

In un’altra favola, i protagonisti avrebbero cercato in ogni modo una traccia che li portasse ad un tesoro. In questa, fu lo stesso Brasile a dare, poco alla volta, gli indizi necessari per scoprire il suo tesoro; accorgendosi delle piccole tracce lasciate qua e là, si aprirono lentamente occhi, mente e cuore su un mondo diverso dal quadretto immaginato di qua dall’Oceano. Un mondo nuovo, fatto soprattutto di persone incontrate poco per volta lungo la propria strada. All’inizio, i ragazzi erano guardati come stranieri, provenienti da un mondo dorato in cui tutto era possibile, grazie al denaro: con questa diffidenza quasi reciproca, chi li avrebbe aiutati a scoprire il tesoro? Furono i bambini a soccorrere i diciassette venuti dall’altra parte del mondo; ma non mostrarono la strada da percorrere verso quanto di prezioso andava scoperto solo indicandola con un dito: fecero molto di più, prendendo per mano ciascuno degli stranieri, rassicurandoli con sorrisi riflessi anche nei loro occhi, accogliendoli tra loro con danze e giochi, facendo capire come si potesse comunicare molto meglio con un semplice abbraccio piuttosto che con stentate frasi nella lingua dell’altro. Un cammino difficile, attraverso la povertà estrema delle favelas, la sofferenza che ogni persona si trascina con la propria storia, la difficoltà di doversi confrontare con una realtà completamente diversa dalla propria. Un cammino, allo stesso tempo, bellissimo, con la gioia di chi, nonostante i problemi, sceglie di andare ancora avanti sorridendo, e la tenacia di coloro che scelgono di dedicarsi completamente all’aiuto dell’altro. Un cammino che, un passo alla volta, apra la strada verso un altro mondo: un mondo migliore, dove la disuguaglianza lasci il posto alla solidarietà, l’egoismo all’altruismo e ognuno possa essere davvero protagonista, senza essere schiacciato dagli interessi di pochi. Il tesoro, che ogni ragazzo trovava dentro di sé alla fine del viaggio, era la consapevolezza che un mondo diverso può esserci davvero, con ognuno attivo nel fare la propria parte.

E tutto questo…c’era una volta, ma vogliamo che sia ancora

Scusateci per la lunghezza dell’articolo ma volevo evitare di spezzarlo in 2 parti :).

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Le nostre apparizioni sulla tv brasiliana

A seguire trovate i video che ci hanno visto protagonisti assoluti della tv brasiliana!

Meu Brasil

Nella mata

Che belli siamo? Buchiamo lo schermo!

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Pizzata post Brasile

Per tutti gli escouteiros che hanno partecipato al Progetto Brasile, per quelli che hanno visto Salvador dalle serate piene di musica alla Mata più nera, per coloro che hanno visto gli aquiloni nel cielo e i bambini nel fango, per chi si ricorda gli occhi della creança negli asili, per tutti quelli che… SUPERCAMP! LORETO! FRANCESCO! BANANA! AGACIUF!
E non è pè fà il ganzino =)

Si pensava di fare la pizzata la sera di mercoledì 2 settembre, con luogo ancora da definire. Escludendo a priori Mede =) direi che Milano potrebbe essere un buon compromesso per tutti… Si accettano consigli!

CIAO ESCOUTIROS!

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Ultimo aggiornamento dal Brasile!

Ciao a tutti! Questo e’ l’ultimo aggiornamento dalle lontane terre brasiliane. Domani ci dedicheremo allo shopping piu’ sfrenato per le vie del centro di Salvador e concluderemo questa fantastica esperienza.

Qualche info pratica: partiamo da Salvador verso le 5 del pomeriggio del 26. Faremo scalo a Lisbona e arriveremo a Malpensa alle ore 11.30 circa. Vi aspettiamo numerosi!

22 agosto

[Canzoncina del giorno]

“Sveglia! Lo scoiattolino alle 7 del mattino”

Oggi la mata ci aspetta, e si sa: la mata non perdona. Il ritrovo e’ per le nove con la FHM (Forza Humanista de Mata escura) desiderosa di mostrare il suo metodo educativo. Dopo una fugace, ma sostanziosa colazione, a poca distanza dalle baracche ci ritroviamo tra formiche, ragni e serpenti immersi nella rigogliosa mata. Dopo attivita’ da veri escouteiros, quali una costruzione di un riparo di fortuna, tutti insieme ci siamo diretti nella mata per un altro esempio di scoutismo: avete presente un ponte alto 7 metri costruito con una lunga trave tra le piante incolte? Perfetto, noi l’abbiamo superato.

Anche questa giornata volge al termine dopo un super bivacco preparato da noi Aesci e l’incontro con un serpente corallo domani ci aspettano tante attivita’… La partenza pero’ si avvicina e siamo sicuri che tutte queste esperienze rimarranno in ognuno di noi.

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Ancora una volta Brasile – Italia

Oi! Eccoci di nuovo da Mata Escura con le ultime info dal Brasile. Qui abbiamo una visibilita’ mediatica notevole grazie alla televisione bahiana, che probabilmente sta registrando un reality su di noi a nostra insaputa (Tony e’ gia’ in nomination). Infatti, dopo le simulazioni fatte al Supercamp, la macchina da presa ci ha scovati al centro Arte e Lavoro dell’associazione Meu Brasil, dove il nostro Gabriele e’ diventato la celebrita’ del momento. Intanto continua il nostro servizio negli asili e piu’ in generale nel quartiere di Salvador che ci ospita. Oggi ci aspetta un pomeriggio di servizio e una serata di festa in compagnia delle ragazze del ACOPAMEC e delle educatrici. Nei prossimi due giorni ci attende la Mata piu’ selvaggia, in compagnia dei ragazzi del FHM di capo Marcio con cui condivideremo esperienze di vita nella Mata.

Rassicuriamo tutti riguardo le nostre condizioni psicofisiche: siamo tutti contenti di questa esperienza e molti, dopo un periodo di malessere, si sono riappacificati con la loro flora intestinale e con la umana temperatura corporea. Ringraziamo tutti voi che ci seguite appassionatamente (l’altro giorno abbiamo toccato le 692 visite giornaliere). Un ringraziamento particolare a don Sandro da parte del clan di Cernusco e Pioltello con l’impegno di essere presenti l’11 settembre.

20 agosto

[Sul TIKITI dei Fichi d’India] Rit. TIKITI, TIKITI!

  • Questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione [rit]
  • E dirigendoci nelle creche ci siamo imbattuti in un afa infernale [rit]
  • Ma la giornata e’ passata veloce perche’ i bambini piangono e ridono per tutto e per niente [rit]
  • E tra muri spesso e volentieri ci siamo immersi con danze e giochi in mezzo ai bambini [rit]
  • E dopo tanta fatica siamo stati ricompensati da un pranzo muito gostoso [rit]
  • Con nuove energie abbiamo attraversato la strada per raggiungere il centro di arte e lavoro dove ci aspettavano per fare un’attivita’ insieme [rit]
  • Pezzo dopo pezzo dopo pezzo dopo pezzo (questa e’ un po’ lunga) dopo pezzo dopo pezzo dopo pezzo abbiamo fatto un mosaico [rit]
  • Mani italiane e brasiliane insieme per costruire un monso migliore [rit]
  • Senza neanche riprendere fiato il campo da calcio abbiamo colmato e la partita scout – panettieri abbiamo giocato [rit]
  •  C’era una mucca che volava… (no, questa no)
  • Tra pallonate, calci sugli stinchi, botte e gol clamorosi ci siamo fatti amici i panettieri [rit]
  • Alla fine di una giornata cosi’ piena meno male che finiamo con un sorriso! [rit]

90 minuto

Pa papa papapa papapa pa pa pa bom (sigla)

In diretta dal campo Joao Paulo II dell’ACOPAMEC di Salvador trasmettiamo il risultato della partita Brasile – Italia disputatasi il 20 agosto tra la rappresentanza dei panettieri locali e gli escouteiros italiani. Il risultato finale, dopo lunghi calcoli matematici, e’ stato fissato in “n a 4″, dove n e’ il numero di gol del Brasile e tende ad infinito. Ma ecco le pagelle dell’Italia.

Riva 6,5: Buona ripresa dall’infortunio (vesciche), ma la lunga permanenza in campo lo penalizza. Parate spettacolari, ma nel finale…

Diegoli G. 7,5: Doppietta che permette il testa a testa iniziale con il Brasile. Spesso impegnato in cruciali azioni di difesa, costituisce la colonna destra dell’attacco italiano.

Diegoli M. 7,5: La fascia sinistra e’ sua. Accusato di essere troppo veneziano e di avere un fisico che non riesce piu’ a reggere lo strapazzo di 40 minuti, contribuisce comunque con una egregia doppietta.

Alberico 6,5: solo la sfortuna non lo vuole goleador. E’ il Gattuso de no’altri. Finalmente usa la testa quasi nel modo giusto.

Manini 7: insegna il calcio spettacolo prima che i brasiliani inizino con le lezioni serie.

Colombo 6: Corre cattivo come il gatto della sua maglia (Ska – P) ma spicca solo per caparbieta’ difensiva.

Balotelli 7 (+/-): Quasi meglio del fratello, inventa azioni clamorose e conclude in modi spettacolari, ma la sorte o l’eta’ lo privano della gioia del gol.

Ghiringhelli 6,5: Ottima partita con grande impegno e qualche finezza in attacco. Grave caduta di stile con l’autogol.

Zammarchi SV: Si sottolinea l’impegno e l desiderio di partecipare ad una artita epica come questa. Scelte decisionali non hanno permesso di giocare a sufficienza per ricevere una votazione.

Marcio 6,5: Spumeggiante gia’ all’entrata con un segno di croce e un cartellino blu per fallo di mano dopo pochi minuti.

Allenatore Abbate 6: E’ il sesto uomo in campo ma sbaglia certe scelte affaticando invano la squadra. Ma d’altronde non disponeva di altro che qualche mezza calzetta.

Curva 9: Cori esplosivi dalla cassandrina capacita’ di anticipare di pochi secondi i gol. Dell’altra squadra.

Per la cronaca la partita e’ finita 9 a 4 dopo che la prima parte dell’incontro aveva visto un avvincente testa a testa tra le due rappresentative. Abbiamo pero’ migliorato il precedente record di 20 gol subiti.

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Mata Escura

Oi! Vi stiamo scrivendo da Mata Escura, siamo tornati a Salvador dopo una mezza giornata al fantastico mare di Ilehus e parecchie ore di viaggio sul mitico onibus, detto anche cella frigorifera. Le condizioni meteo non sono propriamente ottimali ma continuiamo nel nostro servizio. L’unico limite per alcuni di noi e’ la disfunzione della naturale regolarita’ intestinale. Ecco il diario degli ultimi giorni.

14 agosto

La giornata di oggi incomincia come tante altre gia’ vissute ultimamente! Sveglia presto, abbondante colazione, quindi il servizio negli asili per l’intera giornata, godendo ancora una volta di quei sorrisi che trasmettono gioia. Pero’ la giornata continua in modo diverso: alle due ci aspetta gia’ il mitico pullmino che ci porta sul posto di partenza per una nuova avventura. Abbandonata la strada principale inizia infatti il nostro Hike! Divisi in coppie affrontiamo il percorso che porta alla nostra meta, durante il quale ci dedichiamo a momenti di preghiera e riflessione riguardanti il nostro modo di porci davanti al Mondo nell’ascolto e nel desiderio di lasciare una traccia di noi stessi.

15 agosto

FERRAGOSTO!

Oggi giro nella Mata, a contatto diretto con la rigogliosa natura, assaporandone i frutti piu’ esotici e variopinti, percorrendone i sentieri meno battuti. Una giornata all’aperto all’insegna dell’esplorazione, dell’avventura, della condivisione…

… Piove! Piove a secchiate! Ammazza se piove! Piove persino sul sentiero e, come Jovanotti, ci fondiamo con il cielo e (soprattutto) con il fango! Ma non sara’ certo il tempo avverso a scoraggiarci e a farci perdere il desiderio di vivere una giornata di comunita’, iniziata con la condivisione dei punti della strada e terminata con un entusiasmante bivacco, arricchito dai commenti e dalle impressioni che ciascuno ha espresso riguardo gli intensi giorni finora passati.

16 agosto

Alle ore 9 ho cominciato a sentire la terra tremare sotto i miei piedi ed ecco, un enorme massa precipita dall’alto e si schianta a terra con un gran tonfo, quindi si rialza per cadere poco dopo un po’ piu’ in la’, in fianco ad un’altra, provocano lo spostamento di un enorme energumeno. Per molte volte questa scena si e’ ripetuta, e mi sentivo spaesata, fino a quando la quiete torno’: molti di quegli enormi esseri si erano riuniti e cosi’ mi hanno lasciato finalmente in pace. Anche se, in fin dei conti, per tutta la mattinata ho sentito delle forti voci che parlavano di loro, condividendo le esperienze di ciascuno, dandosi consigli e verificando la situazione del loro cammino fino ad oggi nella mia terra. A quanto pare vengono da molto lontano e hanno molta voglia di lavorare e migliorarsi nel servizio.

Appena le discussioni si sono spente ha avuto luogo un miracolo: dal cielo hanno iniziato a piovere briciole ai miei occhi sconosciute, cosi’ anch’io come loro ho potuto cibarmi. Dopo un breve pomeriggio di discorsi, la terra ricomincio’ a tremare. Verso le tre del pomeriggio, gli enormi figuri con i loro rumori iniziarono ad allontanarsi, li sentivo felici di tornare: sapevano che li aspettava una messa calorosa e un festoso rientro all’insegna del cibo e della pulizia.

Statemi bene escouteiros! Dalla fazenda della goccia di pioggia, con affetto, una formica.

TG Brasile del 17 agosto

… sigla telegiornale

Buona sera dal vostro direttore. Oggi ultima giornata a Itabuna e gli ultimi agaciuf [danza italiana molto in voga] per i nostri escouteiros, sentiamo i particolari dal nostro inviato.

“E’ ormai inarrestabile, per le strade della citta’ si vedono mandrie di bambini muovere le braccia pensando alla preparazione del caffe’ e alle ottime condizioni di vita di Tahiti. Qualunque tio o tia che abbia ancora il coraggio di farsi vedere in giro viene accerchiato e sfinito a favore dell’industria dell’intrattenimento infantile. Le autorita’ tardano a prendere seri e adeguati provvedimenti. Linea allo studio, vi terremo aggiornati sulla situazione.”

Grazie al nostro inviato. Passiamo ai drammatici aggiornamenti dal lazzarett… ehm, la base del clan obrigado.

“Febbre, dolori alla testa, attivita’ intestinale troppo celere o troppo lenta. Questi sintomi si sono abbattutti sul clan come le piaghe d’egitto, lasciando pochi superstiti che si domandano preoccupati quando verra’ il proprio turno. Per fuggire al contagio, alla stregua del Decamerone, alcuni giovini hanno trovato per un pomeriggio rifugio tra le piantagioni di cacao del CEPLAC e tra i lenti ritmi dei bradipi della riserva naturale. Per ora e’ tutto [sottofondo di colpi di tosse] ma il livello di allarme [gemiti di dolore] rimane ancora alto.”

Dimentichiamoci di questi problemi con la rubrica “Verissimo”, le ultime notizie sul mondo dei vips del momento. [Il prossimo articolo e’ da leggere con una forte e nobile erre moscia]

“Mirabolanti scenografie, invitati di alto rango, un catering da fare invidia a Versailles: e’ il momento dei saluti tra escouteiros e le maestre delle creche. Discorsi pieni di commozione, qualche occhiata languida e tante, tante danze fino al solenne banchetto serale con pietanze brasiliane e tentativi di cucina italiana. Il giusto momento di svago alla conclusione del lungo lavoro di condivisione dei punti della strada.”

Aggiornamenti a dopo la pubblicita’

Non ci sono aggiornamenti. A risentirci, appuntamento per l’edizione delle ventordici. 

P.s. Pietro ha finalmente a sua disposizione due stampelle fuoriserie TDCi dopo una settimana passata a saltellare con una stampella di terza categoria. A sentire i luminari della medicina bahiana ne avra’ ancora per un mese.

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Novita’ da Itabuna

Hola a tutti! Sappiamo che siete impazienti di sapere le ultime novita’ dal Brasile. Vogliamo pero’ ricordarvi che la presenza di internet non e’ sempre scontata e i vari aggiornamenti sul blog saranno fatti quando sara’ possibile. Faremo del nostro meglio per informarvi dei fatti piu’ importanti.

Complimenti a Marchino e Anna!!! Siamo tutti contenti della nascita del piccolo Matteo e vi siamo vicini col pensiero. Speriamo di vedervi presto!

Ma ora ecco le ultime notizie dal diario di bordo

7 – 8 – 9 agosto

SUPERCAMP! SUPERCAMP! SUPERCAMP!

Nel cuore della Mata Atlantica, tre giorni ci hanno visto fraternizzare con gli escoteiros brasileri. Sotto la guida di Capo Antonio abbiamo esplorato e attraversato la foresta, assaporato la cucina bahiana e condiviso momenti di gioia intorno al fuoco di consiglio.

Nonostante i rilassati tempi brasiliani le attivita’ sono tate molto coinvolgenti: dopo una serie di simulazioni di giochi e tecniche scoutistiche ad uso della televisione bahiana ha avuto inizio il Grande Gioco dall´inquietante durata di 7 (e passa) ore. E dopo esserci inoltrati nel folto della foresta, seguendo le nostre bussole; dopo esserci cibati del frutto della nostra fatica (una coscetta di pollo mezza cruda e un ovetto senza neanche la sorpresa); per giunta dopo l´estenuante traversata di una laguna tanto misteriosa quanto fangosa (seguita da un lungo cammino per ritornare alla base) finalmente due grandi sorprese sorgevano all´orizzonte per noi escoteiros: la fine dellácqua e l´inizio di un nuovo travaglio, la cena a base di riso e tanto, tanto cocco.

Il connubio tra noi  i nostri fratelli brasiliani si e’ rafforzato ancora di piu’ con l’arrivo dei ragazzi di Mata Escura, che ci hanno introdotto alla tradizione bahiana insegnandoci le basi della capoeira. E’ stata solo una delle tante occasioni per conoscerci meglio, cosi’ come le partite di calcio giocate insieme, le danze condivise intorno al fuoco di bivacco, i sapori portati da entrambi i popoli, lo scambio di distintivi avvenuto tra i sorrisi e qualche lacrimaprima di salutarci. Si chiude cosi’ la nostra prima settimana a Salvador e prende il via, dopo un lungo viaggio in pullman, l’esperienza ad Itabuna della Comunita’ Obrigado.

Siempre alerta!

11 agosto

Giusto il tempo di sistemarci e di una breve dormita (interrotta da una fastidiosa e inopportuna sveglia) e subito inizia il vero servizio! Una volta divisi in gruppi un super furgoncino da 16 posti ci ha portato nei vari asili dove unb allegro e assordante BOM DIA ci ha accolti. il servizio e’ proseguito a colpi di giochi, braccio di ferro, bans, disegni e sorrisi finche’ non e’ giunto il momento di divederci dai bambini.

Pensate fosse finita? Invece la giornata e’ infinita. La capoeira ci entusiasma  fino a farci venire l’asma! Puliti e profumati intorno al fuoco ci siamo trovati e dopo 10 minuti ci siamo addormentati. Tutti in copert, ma siemre alerta!

(N.d.R: la pattuglia addetta al diario era molto provata dalle fatiche della giornata e non poteva rispondere delle proprie azioni nel momento in cui ha scritto le ultime righe del presente articolo. Son ragazzi!)

12 agosto

Anche stamani le prime luci dell’alba svegliano gli escoteiros assopiti in quel di Itabuna. Un’altra giornata pari alla precedente ci attende: giornata intensamente dedicata a giochi, canzoni e bans, ma soprattutto ai sorrisi e agli abbracci dei bambini degli asili da cui sarebbero andati. Al loro ritorno un incontro li attendeva: un’appasiota e appassionante testimonianza di Mauro, il fondatore stesso di Agata Smeralda, una Onlus di particolare rilievo sul territorio bahiano e a livello internazionale.

Al morir della giornata possiamo dirci senza dubbio arricchiti e appagati  dalla gioia semplice dei bambini e dalla salda speranza che segue il successo di un progetto in corso cosi’ pieno di aspettative.

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Prime notizie

Scusate il ritardo nel farvi avere le nostre notizie! Dopo solo quattro giorni dal nostro arrivo in terra brasileira, vi presentiamo tre pensiamenti do dia, ovvero i resoconti delle sensazioni dei primi tre giorni a Salvador.

Fino a lunedí/martedí saremo impegnati al Supercamp, occasione che ci vedrà insieme agli escauteiros (scout) brasiliani: 3 giorni nella foresta dedicati a gioco, esplorazione e conoscenza dei nostri fratelli della Bahia.

4 Agosto

4 di mattina, Linate.

4 di pomeriggio, Salvador.

L’aria tropicale ci avvolge e il caldo sole inizia a sciogliere le nostre emozioni. Solo ora capiamo perchè é stato chiamato nuovo mondo: i suoi colori, tra magliette, terra e muri di nudi mattoni, ci emozionano e ci incuriosiscono. La natura, contrastata dai troppi fili elettrici. I campi da calcio arricchiti dai sorrisi. Gli sguardi dei bimbi curiosi. E i primi incontri, ancora timidi, influenzati dai pregiudizi ( veniamo chiamati gringos ).

L’ora e tarda e siamo svegli da 24 ore, ci attende un meritato riposo.

5 Agosto

Primo giorno ufficiale!

Dopo una colazione sostanziosa siamo pronti ad uscire con gli occhi spalancati per assorbire cio che ci circonda. Ci prepariamo ad essere una comunita. Ci siamo resi conto delle realta contrastanti di Salvador. A distanza di pochi passi, da un quartiere che vive di essenzialita ci ritroviamo in una citta movimentata, e poi in uno spettacolare oceano. Sotto lo stesso cielo grigio, il rosso del mattone, il colore “pan grattato” della sabbia e l’azzurro dell’oceano. Per ora e solo un assaggio.

6 Agosto

Dopo la colazione abbiamo preso posto su un nostro pulmino dai vetri oscurati che ci ha trasportato nel magico cuore di Salvador de  Bahia, dove siamo stati avvolti da mille colori, profumi e melodie.

Immersi in questa atmosfera tipicamente brasiliana, abbiamo abbandonato le vie del mercato per calarci in un altro piu scuro e umido: il mercato degli schiavi. Qui, rivivendo l’esperienza degli schiavi, abbiamo potuto liberarci delle nostre schiavitu. Gioia e stupore hanno caratterizzato la nostra visita per le vie delle citta, dove ricchezza e poverta si danno le spalle pur convivendo negli stessi spazi.

Con gioia e determinzione ci prepariamo a vivere nuove esperienze in questa terra magica.

P.S. : Per i genitori che non hanno contatti diretti con i figli: mettetevi in comunicazione con gli altri genitori o con Raffo, ai numeri che sapete.

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